Gestione case vacanze:
come funziona?

Continua la nostra amena passeggiata tra le norme, gli articoli e i commi che regolano il settore dell’ospitalità turistica, dove nulla è mai come sembra: neanche le case vacanze che, a tutti gli effetti, sono annoverate tra le strutture ricettive extralberghiere e devono assolvere a determinati obblighi per poter esistere e svolgere la propria attività al servizio dei turisti.

Case vacanze come funziona Domus Siracusae - Gestione di case vacanze: come funziona?

Gestione delle case vacanze: come funziona e quali adempimenti sono necessari

“Pensavo fossero la stessa cosa!”

Sì, è facile incorrere in questo errore: le case vacanze sono talmente diffuse che, spesso, dimentichiamo un dettaglio: rappresentano, a tutti gli effetti, strutture ricettive extralberghiere e, per questo, sono cosa ben diversa rispetto agli affitti turistici, di cui abbiamo parlato nell’ultimo articolo dedicato agli affitti brevi.

Avete capito bene: le case vacanze si possono assimilare agli Ostelli per la Gioventù, alle Guesthouse o ai Bed & Breakfast. Necessitano di adempimenti che sono specifici per questo settore e per tipologia di ospitalità turistica.

Le case vacanze sono, infatti, “immobili arredati gestiti in forma imprenditoriale per l’affitto ai turisti, senza offerta di servizi centralizzati, nel corso di una o più stagioni, con contratti aventi validità non superiore ai tre mesi consecutivi”.

Eccoli, i vostri occhi sbarrati.
Gocce di sudore freddo sulla fronte.
Un lieve tremolio delle mani
Succede sempre così, appena ci sono di mezzo norme e adempimenti.

Niente di complicato, ma come sempre è bene essere informati per non fare brutti incontri e incorrere in odiose sanzioni.

Le case vacanze si possono gestire in due modi:

  • in forma saltuaria e non continuativa;
  • in forma organizzata e, quindi, imprenditoriale.

Il riferimento normativo principale è sempre la famosa o famigerata Legge quadro sul Turismo (217/1983), ma è bene sapere che, in materia di locazioni brevi e case vacanze, la normativa varia da Regione a Regione e che consultare anche i regolamenti comunali è sempre cosa buona, giusta e utile.

Nel primo caso, vi è andata bene: non c’è obbligo di apertura della Partita IVA, anche perché il requisito primario della forma non imprenditoriale è la saltuarietà: niente di continuativo o stabile e nessun servizio tipico delle strutture ricettive, perché tale caratteristica configura – e siamo nel secondo caso – un’attività di tipo imprenditoriale. 

In entrambi i casi occorre (forma imprenditoriale e non imprenditoriale):

  • fare comunicazione allo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di residenza (SUAP) dell’inizio dell’attività, di eventuali sospensioni o della cessazione definitiva della stessa;
  • compilare e trasmettere i dati delle persone ospitate all’autorità di pubblica sicurezza;
  • comunicare i dati relativi ai flussi turistici per le rilevazioni statistiche Istat alle autorità competenti per il territorio (Regioni o Città Metropolitane) e, in Sicilia, all’Osservatorio Turistico Siciliano presso la Regione;
  • esporre i moduli di dichiarazione dei prezzi rilasciati dal Comune.

Nel caso di casa vacanze in forma imprenditoriale occorre anche aprire Partita IVA, iscrivere l’attività alla Camera di Commercio e adempiere agli obblighi di natura contabile comuni alle normali aziende.
Dal punto di vista fiscale, gli introiti che derivano da questo tipo di attività non rientrano tra i redditi derivanti da “rendita immobiliare”, ma da un’attività commerciale: niente cedolare secca, quindi, che vale solo per le locazioni brevi. Via libera, invece, alla possibilità di dedurre dagli introiti le spese sostenute per generarli.
D’altra parte, se ci pensate bene, questa modalità di affitto per i turisti presuppone un approccio alla clientela professionale, organizzato e ben strutturato che prevede anche l’erogazione di quei servizi tipici delle strutture alberghiere, siano essi pulizie e cambio lenzuola, colazione e simili anche durante il periodo di soggiorno degli ospiti.

Nel settore dell’ospitalità turistica occorre ponderare bene ogni scelta. Il nostro consiglio è di documentarvi il più possibile, anche se a volte questo non basta, data la confusione della normativa: per cui, continuate a seguirci e, se avete dubbi, scriveteci a info@domusiracusae.it

Finisce così?

Certo che no!

Continuate a seguirci per avere notizie utili e approfondimenti sugli affitti a breve termine!

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