Vacanze 2020: la situazione per case vacanze e locazioni turistiche

Le vacanze 2020 in Italia sono ancora un’incognita, anche se piccoli segnali incoraggiano a pensare che qualcosa si stia cominciando a muovere. Se per il turismo estero permangono ancora forti perplessità, guardiamo agli italiani: quanto sarà forte la loro voglia di vacanza? Sarà questo l’anno in cui torneremo a riscoprire il nostro (bel) Paese? L’extralberghiero sarà avvantaggiato rispetto alle strutture ricettive alberghiere?

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Vacanze 2020, eppur si muove

Una cosa è certa tanto quanto risaputa: chi si ferma, è perduto.
Anche se la crisi dovuta alla pandemia da Coronavirus ci ha messo in ginocchio, rimanere fermi a fissare il terreno serve a ben poco.
Con le riaperture del 18 maggio e le prospettive del mese di giugno, raccogliamo i cocci, rimettiamo insieme i pezzi e ricostruiamo.

E pazienza se qualche pezzo non combacerà alla perfezione.

Dal 18 maggio molte attività sono ripartite e anche il settore ricettivo si è rimesso in moto per riorganizzarsi, distanziamento sociale e dispositivi di protezione permettendo.

La salute – lo ribadiamo – è il bene primario da tutelare.

La ristorazione cerca la quadratura del cerchio per gestire gli avventori secondo le nuove regole; i lidi balneari tentano di districarsi tra proposte folli (ricordate il plexiglas?) e formule matematiche per le distanze tra gli ombrelloni; le strutture ricettive alberghiere riaprono i battenti, ma restano alla finestra ad aspettare.

E le strutture del settore extralberghiero?

Sembra passata la tempesta delle cancellazioni a raffica.
Qualcuno, manina sul mouse, timidamente comincia a guardarsi intorno, a pensare all’estate, alle vacanze. E via su Google, tra i meandri della rete, per trovare la destinazione perfetta, l’alloggio perfetto. Pace, relax, lontano dal caos.

Dati alla mano, Airbnb conferma la tendenza: solo ricerche per il momento – badate bene – e non ancora prenotazioni vere e proprie, ma l’aumento delle visite al sito web, l’interesse per il periodo da metà giugno in poi, il rinnovato interesse soprattutto per mete come la Sicilia, la Toscana e il Trentino Alto Adige sono indicazioni interessanti e fanno ben sperare per un (quasi) lieto fine. Infatti, secondo Airbnb,”l’82% degli italiani quest’anno trascorrerà le vacanze in Italia, contro il 55% dell’anno scorso”.

All’opposto, ci pensa il Sole 24 ore a riportarci con i piedi per terra: una recente indagine Ipsos sulla predisposizione degli italiani a partire per le vacanze 2020 rivela che “il 39% degli intervistati ha risposto con un netto ‘sì’, anche solo in direzione della seconda casa o mete italiane; il 38% ha invece detto ‘no’ e nella metà dei casi confessa di avere ancora molta paura, mentre un terzo non farà le valigie essenzialmente per mancanza di soldi; il restante 23% degli italiani è al momento indeciso o non si pone il problema”.

Se confermato, dal 3 giugno l’Italia eliminerà le restrizioni alle frontiere, ma in attesa dell’allineamento degli altri paesi europei e dell’evoluzione della situazione anche fuori dall’Europa, la prospettiva più immediata appare legata al turismo di casa nostra, “di prossimità”.

Vacanze 2020, cosa vogliono gli Italiani?

Distanziamento sociale, sano relax e tranquillità insieme alla propria famiglia o ai propri cari: sembra quasi che il Coronavirus ci abbia riportato ai nostri bisogni più essenziali.
Rimandata a tempi migliori l’attitudine alla socializzazione, la prospettiva è di rimanere vicino casa o di preferire località lontane dai circuiti più noti, di massa e dalle mete più blasonate. L’Italia è, per nostra fortuna, ricca di luoghi da scoprire o riscoprire, che siano città di mare, zone di montagna o borghi pittoreschi.

Queste nuove esigenze, dettate dalla forzata convivenza con il Coronavirus, condizionano anche la scelta dell’alloggio ideale. Si moltiplicano le richieste per case indipendenti, bungalow, ville al mare o in campagna, con piscina o giardino, in nome di un ritrovato contatto con la natura che fa da contraltare ai due mesi di clausura da cui stiamo pian piano venendo fuori.

Strutture come case vacanze e locazioni brevi sembrano la soluzione ideale per rispondere a questo nuovo bisogno di isolamento e riservatezza, percepito in questo momento come necessario e primario tanto quanto quello della sicurezza igienico – sanitaria, che sarà di fatto la parola d’ordine di queste vacanze 2020.

Fin da subito conviene organizzarsi per predisporre gli opportuni protocolli di sicurezza sanitaria per gli immobili destinati agli affitti brevi, che non è solo un obbligo per evitare sanzioni e multe, ma è una necessità per la tranquillità dei vostri ospiti e garantire loro un soggiorno sereno.

Grazie ai nostri partner, possiamo aiutarvi a gestire questa nuova fase facendo della sanificazione degli ambienti un punto di forza della vostra struttura e della cura dei vostri ospiti il valore aggiunto per rilanciare il vostro immobile.

Finisce così?

Certo che no!

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